Valorizzazione socio-economica di unità abitative tradizionali e riabilitazioni di tecniche agricole
Il progetto ha previsto il risanamento ambientale e infrastrutturale di una parte del cinquecentesco villaggio berbero di Douiret (Governatorato di Tataouine) nel Sahara tunisino, tra la Libia e l’Algeria, oggi quasi totalmente abbandonato.
L’antico villaggio, che si è spopolato intorno agli anni ’60 a seguito di una decisa politica di modernizzazione che ha concentrato la popolazione in un nuovo agglomerato urbano, conserva ancora le rovine della Kalaa (fortezza) e della più antica area d’abitazioni, con tracce delle mura che la proteggevano. L’abbandono del villaggio, e quindi il venir meno della quotidiana manutenzione, aggiunto al difficile clima, hanno provocato negli ultimi decenni un grave degrado alle costruzioni e agli edifici del nucleo antico di Douiret.
Attraverso gli interventi di restauro architettonico, l’incremento della produzione agricola, l’avvio di iniziative di artigianato, il progetto, ha promosso la formazione di un polo di sviluppo che, partendo dal patrimonio esistente, ha trovato un importante fondamento nelle radici storiche e culturali degli abitanti.
Gli interventi relativi al recupero architettonico di Douiret, realizzati dall’Associazione Giovanni Secco Suardo con la direzione del prof. Walter Barbero del Politecnico di Milano, sono stati sviluppati in due fasi: la prima, finalizzata alla conoscenza dei siti, ha previsto rilievi architettonici (realizzati grazie all’intervento degli studenti della scuola Luigi Einaudi di Roma), ricerche storiche e monitoraggi del degrado; la seconda è stata caratterizzata dal restauro di alcuni edifici abbandonati, utilizzando tecniche di costruzione e di produzione dei materiali tradizionali e maestranze locali.
Importante è stato definire le finalità e le destinazioni d’uso degli edifici recuperati:
un museo etnografico ed una casa d’accoglienza per viaggiatori (Relais), gestiti dagli abitanti, con l’obiettivo di rendere il patrimonio storico fruibile da un turismo culturale, non invasivo, che rispetti l’integrità e l’identità del luogo.
Ente promotore:
Associazione Giovanni Secco Suardo – Ricerca e Cooperazione
Enti partecipanti e sostenitori:
European Commission DG VIII
Associazione Giovanni Secco Suardo
ASNAPED Association pour la Sauvegarde de la Nature et de la Protection de l’Environnement de Douiret
Gouvernment de Tataouine